sabato 19 gennaio 2013

Il saluto del poeta Giuseppe Conte all'Associazione

Pubblichiamo il saluto che il poeta Giuseppe Conte ha inviato al socio Roberto Amoretti, affinché lo rendesse noto a tutti gli altri componenti del direttivo:
Gentile Roberto Amoretti, 
grazie del suo messaggio, e congratulazioni per l'iniziativa di cui mi parla. Sono felice che ci siano degli "indignati" a Imperia, una città che a me sembrava sin troppo quieta e rassegnata, quando non complice di una classe politico-amministrativa indegna, persino più indegna della già avvilente media nazionale. Non ho più altra occasione di venire a Imperia, se non per fare compagnia a mia madre novantaduenne, ma indignata contro tanto malcostume anche lei. La città mi è nel cuore. Quando leggo di servi, arroganti, corrotti, ipocriti (alcuni di conoscevo da ragazzi, non sembravano destinati a tanta vergogna) , quando vedo il verminaio che è la vicenda sciagurata del porto "più grande del Mediterraneo", mi chiedo cosa è potuto succedere a Imperia. A me sembra che sia successa una catastrofe antropologica, ancor prima che politica, etica e sociale. Ma , poiché il fondo è stato toccato, oggi non si può che risalire. Una certa opposizione ha fallito, ha mancato al suo compito. E' bene che l'indignazione si levi dai cittadini,ora, che sia esigente, intransigente, irrispettosa, dura: allora mi va bene. Auguro ad Angelo Amoretti e a lei di riuscire a risvegliare più coscienze è possibile, e che la vostra associazione svolga un ruolo importante in tal senso. Io non posso essere a Imperia sabato mattina. Ma vi mando con queste righe il mio saluto e i miei auguri più fervidi.

Giuseppe Conte
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